1901 - 2001: i 100 anni
del Rifugio Franco Cavazza al Pisciad�
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Tra il 1892 e il 1894 fu attivata ad opera della Sezione di Bamberga del Club Alpino Tedesco Austriaco la Bamberger Hutte (Hutte � femminile), che in italiano oggi chiamiamo Rif. Bo�, situato a m. 2873 di altezza all'interno del gruppo del Sella, sotto il Piz Bo�. Questo rifugio ebbe un tale successo da spingere la medesima sezione di Bamberga ad aprire un altro rifugio nel gruppo del Sella, presso il Lago Pisciad� a m. 2585. La costruzione della Pisciad� Hutte fu decisa in un'Assemblea del dicembre del 1901, realizzata nei due anni successivi e inaugurata nell'agosto del 1903. Anche questo rifugio, inizialmente non custodito (le chiavi erano presso l'ospizio di Passo Gardena), ebbe un tale successo che i problemi sorti dall'autogestione dei frequentatori spinsero la Sezione del Clup d'oltralpe a gestirlo, come gi� si trovarono costretti a fare per la Bamberger Hutte. |
La Prima Guerra Mondiale, come ben sappiamo, spost� i confini dell'Italia e dopo molte incertezze nel 1932 l'Amministrrazione militare concesse in uso questo rifugio alla SAT (Societ� Alpinisti Tridentini), che gi� lo aveva restaurato a sue spese. |
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Ma la storia completa del Rifugio, un autentico spaccato di storia alpinistica all'interno della storia italiana, � contenuta nel pregevole volume I 100 anni del Rifugio Franco Cavazza al Pisciad� edito dalla Sezione CAI di Bologna "Mario Fantin". Mostre fotografiche e serate di diapositive sono state organizzate per i mesi di luglio e agosto del 2001 a Corvara, San Leonardo e San Cassiano, ma le manifestazioni per la celebrazione del centenario sono culminate il 15 e il 16 settembre 2001. Oscar Testoni
Il Rif. F. Cavazza al Pisciad� � aperto dal 01/07 al 15/09. |