Sulle spalle di papā
Il Rifugio Scoiattoli
dalla Statale Falzarego-Cortina
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E' il 5 luglio 2004, c'č il sole, e facciamo il primo tentativo dopo la VI malattia, diagnosticata dal pronto soccorso di Pieve di Cadore, che ci ha costretto all'inattivitā per diversi giorni (contrattempi da tenere in considerazione quando si hanno dei bambini!). La piccola ha ancora tracce del recente esantema, ma sta bene e non č pių contagiosa. C'č un punto della strada statale tra Cortina e il Passo Falzarego, poco prima di Ra Nona (se si sale da Cortina) in cui parte il sentiero numero 440 (parte dell'alta via n.1) per il Rifugio Scoiattoli.
La Tofana de Rozes, che non mi stanco mai di ammirare, veglia su di noi mentre ci mettiamo gli scarponi e collochiamo la bambina nello zaino, che giā conosce bene: pare proprio felice di partire senza fatica per una escursione. Durante il tragitto oltre alla Tofana (sempre bellissima!!!) dietro il nostro cammino si stagliano i profili del Lagazuoi e del Sas de Stria e davanti l'Averau e le Cinque Torri, mentre ci addentriamo sempre di pių nelle pendici dell'Averau, che incombe su di noi. Urca come pesa la nostra creatura sulle spalle! Trecento metri di dislivello sembran mille! A poco a poco si apre a destra il Nuvolau e dietro a quello la Croda da lago con i Lastoni di Formin, le Cinque Torri sono sempre pių vicine e a poco a poco si possono prendere le distanze dall'Averau per vederlo da un'angolazione diversa, dall'altra parte della valle scavata dal Ru de Fouzārgo le Tofane appaiono al gran completo. Eccoci finalmente allo snodo: Rif. Scoiattoli, Rif. Cinque Torri, Rif. Averau. Il mio dolce fardello che si č fatta una bella dormita nello zaino si č appena svegliata e scendiamo sudati allo Scoiattoli, a cui si puō arrivare tranquilli e profumati in seggiovia dal Rif. Bāin de Dōnes, sulla strada statale, pių sotto da dove noi siamo partiti a piedi. Ci rifocilliamo e dopo aver scattato qualche foto, ritorniamo per lo stesso sentiero.
Oscar Testoni
3 agosto 2005 |
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Si ricorda che questa NON č una propsta di itinerari adatti alle spalle di papā, perché č stato usato come unico e discutibilissimo criterio quello delle mie gambe e del mio fiato e delle mie spalle e della mia esperienza di montagna e ancora della storia di quei giorni e di quei luoghi. Inoltre la presente pagina non vuole in alcun modo essere una guida escursionistica od alpinistica, ma un semplice racconto di una giornata e/o una segnalazione di una bellezza naturale e/o culturale. La presente pagina dunque non sostituisce ma presuppone la consultazione delle guide in commercio oltre che della relativa cartografia. In nessun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilitā di qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti. L'uso delle informazioni della presente pagina sarā sempre a proprio rischio e pericolo.
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