Sulle spalle di pap�
Il Rifugio Viel del Pan dal Passo Pordoi | ||||||
    
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E' classica! e certo non poteva mancare la panoramica passeggiata sul Viel del Pan. In altri tempi la riservavamo come passeggiata della domenica pomeriggio, ma con un bambino sulle spalle pu� divenatre una tranquilla bella escursione in cui lo sforzo � ridotto (200 m circa di dislivello) e la ricompensa alta (sentiero molto panoramico). Tenuto presente che si tratta pur sempre di un sentiero sul fianco in declivio di una montagna, e che quindi richiede sempre l'adeguato equipaggiamento, equilibrio e piede fermo, non presenta particolari difficolt�.
E' il 23 agosto 2004, una bella giornata dal cielo sufficientemente terso: l'ideale per gustare panorami. Per me � poi un percorso storico: con tanto di continuazione fino a Porta Vescovo e discesa al Lago Fedaia, si tratta di un percorso che risale ai miei 8 anni e quindi agli esordi della mia montagna. Ricordo che anche quella fu una bella giornata di sole (una delle poche in quel periodo) ed ero raggiante: mi sembrava di camminare sulle nuvole.
La parte pi� impegnativa del percorso � arrivare al Passo Pordoi (2239 m) e trovare parcheggio: riusciti in questa stressante impresa, ci si pu� mettere gli scarponi, collocare la bambina nello zaino e finalmente partire. Si sale subito velocemente per il sentireo 601 (Alta Via n. 2) sotto il Sasso Becc� fino a una forcella dove il vento gela subito il sudore e il panorama prima rivolto al Sass Pordoi e al resto del gruppo del Sella, al gruppo delle Conturines, al Lagazuoi con le Cime di Fanis e le Tofane, al gruppo del Nuvolau, alla Croda da Lago con i caratteristici Lastoni di Formin, improvvisamente si apre sul Sasso Lungo e il Sasso Piatto, sul Catinaccio a occidente , Sul Monte Crepa, il Collaccio a meridione e soprattutto sul Gran Vernel e la Marmolada a Sud-Est.
Si scende al rifugio Fredarola, a pochi passi dal Belvedere a sua volta vicino a un impianto di risalita (alternativa pi� comoda per il Viel del Pan). Da l� il sentiero prosegue sul fianco erboso in forte declivio del Col del Cuc: nelle giorante di sole il verde brillante fa contrasto con l'azzurro intenso del cielo il bianco accecante del ghiacciao della marmolada, il blu del Lago Fedaia, il chiaro delle rocce dolomitiche e il nero e marron scuro degli inserti non dolomitici come la Crepa Neigra, la Croda Nera e il Bec de Mesd�. Il sentiero, molto frequentato, sale gradatamente e senza strappi verso il Rifugio Viel del Pan (2432 m), recentemente ristrutturato: il Gran Vernel e la Marmolada con la sua Punta Penia, dall'altra parte della Val di Fassa si avvicinanao e sembra di poterli abbracciare, il blu del Lago fedaia fa il suo effetto con il cromatico contrasto e dietro in distanza il bellissimo Civetta mostra buona parte della sua nota facciata settentrionale come una grande cattedrale o un grande organo di chiesa.
La voglia sarebbe quella di proseguire, ma come sempre quando si ha un bambino sulle spalle l'importante � sapersi accontentare e cos� ci dedichiamo ad altre fatiche genitoriali come la rituale lotta per farle mangiare qualcosa, il cambio pannolino, etc. Inaspettatamente incontriamo dentro al rifugio degli amici: anche loro "si sono accontentati", sono infatti venuti oltre che con le loro figlie, ben pi� grandi della nostra, anche con i nonni, ancora in gamba, perch� � importante riuscire a trovare forme di montagna per tutti coloro che l'amano1.Il rientro senza fretta per lo stesso sentiero. 
Oscar Testoni17 agosto 2005 1 Se sopravvivo al trascorrere del tempo fino a giungere a veneranda et� con gambe ancora buone aprir� anche una sezione sulla montagna per anziani. Dovete per� avere ancora un po' di pazienza.
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Si ricorda che questa NON � una propsta di itinerari adatti alle spalle di pap�, perch� � stato usato come unico e discutibilissimo criterio quello delle mie gambe e del mio fiato e delle mie spalle e della mia esperienza di montagna e ancora della storia di quei giorni e di quei luoghi. Inoltre la presente pagina non vuole in alcun modo essere una guida escursionistica od alpinistica, ma un semplice racconto di una giornata e/o una segnalazione di una bellezza naturale e/o culturale. La presente pagina dunque non sostituisce ma presuppone la consultazione delle guide in commercio oltre che della relativa cartografia. In nessun modo l'autore e il sito si assumono alcuna responsabilit� di qualsiasi ordine giuridico e legale per eventuali danni o incidenti. L'uso delle informazioni della presente pagina sar� sempre a proprio rischio e pericolo. |