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Il lago di Misurina in estate - 21 luglio 2001 Il Lago di Misurina in inverno (3/1/04) Il Lago di Misurina in inverno (3/1/04) Il Lago di Misurina i primi giorni di Novembre |
Una ragazza molto vanitosa desiderava uno specchio da un strega: il padre fu trasformato in montagna e il pianto della ragazza divenne un lago. Questa č la leggenda. Tutti la fotografano ma pochi conoscono il nome di quella montagna che si specchia cosė bella e imponente nel lago, sulle cui rive pullman bavaresi austriaci e italiani vomitano folle di turisti, o davanti a cui si fermano incantati i centauri che percorrono con le loro moto i passi dolomitici, o dal quale partono gli escursionisti per le loro mete. La montagna č il Sorapės e il lago č quello di Misurina. Nome molto noto il secondo, semi-sconosciuto il primo. Pochi sanno ad esempio che quella montagna che si specchia in uno dei pių bei laghi dolomitici ha a sua volta nella sua conca sotto i suoi ghiacciai un grazioso laghetto dall'acqua chiarissima che si alimenta con le sole nevi invernali: il Lago Sorapės (m. 1925), presso il quale sorge il Rif. Vandelli (m. 1928). Pochi sono anche quelli che sanno che il nome di quel monte va accentato sull'ultima sillaba e che per rispettare etimologicamente quel toponimo dovremmo pronunciare la "s" finale con il suono "sc" di "scienza". Sorapės, infatti, dovrebbe essere composto da "sora" (che significa "sopra") e "piss" (in cadorino "cascata") o "pisciandro" (stesso significato ma in ampezzano), ovvero "sopra la cascata", in riferimento al balzo che il torrente omonimo forma sotto il Rifugio Vandelli, nel scendere a valle*. Quanto al lago, pare che il nome Misurina (Mesorėna in ladino) derivi dalle due parole ladine meso e rin ovvero "in mezzo ai ruscelli". Nel XVI secolo si credeva che sia il Piave che l'Adige nascessero da questo lago. Il lago, detto la Perla delle Dolomiti, incominciō a essere un luogo di turismo a cavallo tra i secoli XIX e XX con i primi grandi alpinisti e in seguito con personaggi famosi come la Regina Margherita di Savoia e il poeta Carducci. Luogo di confine tra la Serenissima e l'Impero asburgico prima e tra lo stesso e il Regno d'Italia in seguito, vide da vicino le cruente battaglie della Grande Guerra svoltesi sul Monte Piana, monte con pareti scoscese sul versante austriaco, ma collegato al lago da una comoda carozzabile sul versante italiano. Il lago si trova a 1756 m s.l.m, ha un perimetro di 2600 m ed una profonditā massima di 5: per l'altitudine a cui si trova č straordinariamente grande. Il Sorapis non č il solo a specchiarsi in questo lago: si possono infatti ammirare attorno anche le Tre Cime di Lavaredo, seppur pių note per le immagini che le ritraggono dal versante Nord, e i Cadini che con le loro pendici boscose si gettano dritte nelle sue acqua. * Informazione tratta dalla rivista Cortina unoamille I, 1Oscar Testoni |